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Visualizzazione dei post da 2016

Le strade di Natale

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I  "How many roads", quante strade da camminare.. cantava (e canta) Bob Dylan. Quante strade sono tracciate anche nei testi che ci parlano del Natale. Quante strade percorriamo noi nella vita. Quante buone, quante un po’ meno. Quante veloci come autostrade, quante altre ripide e faticose come i sentieri di alta montagna. Isaia ci ha parlato di un popolo che camminava nelle tenebre. Camminava... una strada... buia... di fatica... La strada buia della ‘Promenade des Anglais’ a Nizza o quella che porta alla Piazza della chiesa del Ricordo di Berlino, percorsa dai camion assassini. Una strada buia che tutti sentiamo pesante, che ci tocca più o meno da vicino nelle sicurezze. Una strada e un cammino che però è annunciato essere illuminato da una grande luce, che risplende, che il popolo vede. Isaia ha parlato anche di contadini che mietono. Il risultato di tante fatiche, quanta strada dalla casa ai campi, quanti chilometri percorsi nel campo stesso per seminare, curare, i

Il vero potere del Re
XXXIV Domenica del tempo ordinario, anno C - Cristo Re

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2Sam 5,1-3; Sal 121; Col 1,12-20; Lc 23,35-43 Siamo impreparati. Il Vangelo di oggi ci sbatte in faccia Gesù crocefisso, non ce lo aspettavamo, non è Pasqua, anzi, ci stiamo avvicinando al Natale, i negozi sono già addobbati e il nostro immaginario è pronto a vedere luci, stelle, grotte, paglia bue asinello, pecore, e un bel bambinel... Anche il titolo della celebrazione di oggi, ultima domenica dell’anno liturgico, ci trae in inganno: Cristo Re dell’universo. Un crocifisso?! Guardiamolo! Ci siamo fin troppo abituati, lo portiamo al collo, lo appendiamo un po’ ovunque (ho controllato, ne ho uno in ogni stanza, spesso sopra la porta…), litighiamo se tenerlo o toglierlo dalle scuole. Diciamocelo, a noi non fa molto effetto. Siamo abituati. Allora guardiamolo. Meglio, guardiamo l’uomo, che a questa croce è appeso. Cosa ci sembra? Cosa doveva sembrare agli uomini e alle donne presenti a Gerusalemme per la Pasqua di quell’anno? Cosa o chi vedevano i membri del Sinedrio che av

Scuole a Berna

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Sei classi, sei "partiti" e quindi sei gruppi parlamentari che si esercitano nell'arte democratica giocando il serissimo gioco dei parlamentari. Si tratta di "Scuole a Berna", settimana progetto a cui ho partecipato in parte con una quarta media di Balerna. Ogni classe (partito) ha inoltrato alla fittizia Cancelleria Federale un'iniziativa parlamentare e ora i sei partiti si affrontano a suon di controprogetti, dibattuti in commissioni e gruppi parlamentari. In pochi giorni i ragazzi hanno dovuto imparare le regole democratiche dei dibattimenti, gli iter di iniziative, controprogetti, prese di posizione, raccomandazioni di voto. Hanno dovuto scrivere le allocuzioni e le argomentazioni a sostegno delle proprie posizioni e le presenteranno in modo ufficiale oggi, giovedì pomeriggio, nell'assemblea plenaria del loro giovane Consiglio Nazionale che celebreranno proprio nell'aula del vero Consiglio Nazionale Svizzero. Procedure, regole e formalità sara

Oratorio Balerna - Stagione teatrale

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Fine anni '70 inizio '80 del 1900. A Balerna si occupa dell'Oratorio e delle attività per ragazzi e giovani il canonico Don Aurelio Muther. Sogna una nuova struttura per l'Oratorio. Da edificare sul sedime di quello allora esistente, ma più grande, con degli appartamenti con cui attraverso gli affitti finanziare la struttura. Desidera metterci la sede della sezione scout, gli spazi per la Corale San Vittore, la sala giochi per i ragazzi. Sogna anche un grande salone, che vuole polivalente ma con degli spazi per il teatro. Sogna di fare salire sul suo palco generazioni di piccoli e grandi attori. 2016, settembre. Il sogno di don Muther è realtà da trent'anni. Nel bel mezzo del quartiere della Marediga sorge la grande struttura in cemento armato con i serramenti rossi dell'Oratorio. Tutte le attività sognate vi trovano spazio. Per il Teatro don Aurelio ha costruito la sala polivalente che ospita un palco di 12x8 metri e posti a sedere fino a 400, dotata di mo

Cento volte tanto senza però cercarlo
San Nicolao della Flüe

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Sap 7,27;8,1.5-9; Sal 89; Col 3,12-17; Mt 19,27-29 Questa domenica facciamo uno strappo alla regola e mettiamo in pausa la lettura continua del Vangelo di Luca. Il 25 settembre infatti celebriamo San Nicolao della Flüe, patrono della Svizzera che, in quanto tale, supera la domenica nella scala delle precedenze liturgiche. Per noi «Bruder Klaus» ha un suo richiamo a Sachseln e al Ranft ma forse non sempre conosciamo bene le vicende storiche precise che lo hanno portato ad essere definito «Padre della Patria». Conosciamo però la sua fuga verso l’eremo con il permesso della famiglia che ha lasciato ‘nel mondo’. A partire da questo rischiamo di leggere nel modo più sbagliato il Vangelo proposto per la sua memoria. Vangelo in cui Pietro di fa portavoce forse di una specie di ‘malcontento’ generale degli apostoli e si lamenta presso Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». Nicolao non vive questo atteggiamento, non lascia tutto per ave

Amministratori accorti
XXV Domenica del tempo ordinario, anno C

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Am 8,4-7; Sal 112; 1Tm 2,1-8; Lc 16,1-13 Il profeta Amos ci introduce nelle letture bibliche di questa domenica annunciando un Dio con la memoria lunga, in particolare per le malefatte di chi inganna, deruba e umilia il povero. Abbiamo a che fare con i beni, con la loro amministrazione, con il loro uso a favore delle persone o contro di esse. Per assurdo il Vangelo sembra proporre come esempio la figura di un’amministratore infedele e scaltro che però viene lodato dal padrone. Lo svolgimento del racconto non è chiaro, non si capisce se l’amministratore accusato di sperperare i beni sia veramente colpevole oppure no, ad ogni modo subisce le conseguenze dell’accusa e viene allontanato. Prima di andarsene però falsifica le ricevute che i debitori hanno col padrone e li rende debitori verso sé stesso, così da organizzarsi un futuro tramite la loro riconoscenza. Questa operazione dovrebbe chiamare su di lui punizione e peggiorare la sua situazione agli occhi del padrone, che invece s

La buona notizia di una misericordia estrema
XXIV Domenica del tempo ordinario, anno C

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Es 32,7-11.13-14; Sal 50; 1Tm 1,12-17; Lc 15,1-32 Pecora, moneta, figlio. Perduti e ritrovati. Un trittico quello che Luca presenta annunciando quello che per lui è il centro incontestabile del Vangelo, un Vangelo nel Vangelo: la buona notizia della misericordia estrema del Padre. Un’unica parabola in tre scene, ma stiamo attenti a leggerle sempre tutte e tre insieme. La ripetizione, soprattutto nello stile biblico e nelle modalità della preghiera antica, non è mai fine a sé stessa ma quasi un segnale, un invito a sostare maggiormente, con più attenzione, a non passare in fretta. Non sorvoliamo nessuna delle tre scene liquidandole come doppione ma fermiamoci su di esse il doppio.

Il Regno è grazia
XXIII Domenica del tempo ordinario, anno C

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Sap 9,13-18; Sal 89; Fm 1,9-10.12-17; Lc 14,25-33 Gesù è in cammino, di villaggio in villaggio, verso Gerusalemme e l’Evangelista Luca situa qui molti messaggi di Gesù sul regno e sull’identità del discepolo. Abbiamo scoperto, la scorsa domenica che gli invitati al banchetto del regno sono gli ultimi e i poveri, coloro che sanno accogliere il dono gratuito di Dio. Il Vangelo di questa domenica ci spinge a riflettere, ad osservare, a capire bene e valutare se noi siamo tra questi, se noi possiamo veramente chiamarci discepoli, se siamo tra coloro che sanno accogliere il grande dono di Dio senza opporgli nessun tipo di resistenza, nessun altro tipo di priorità.

Cracovia 2016

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Roma 2000 e Toronto 2002, le mie GMG da ragazzo, sedici e diciottenne. I miei anni nel frattempo sono raddoppiati e mi ritrovo da prete ad accompagnare 5 giovani che fanno capo alla mia parrocchia o al nostro Gruppo Giovani all'interno di un gruppo di 94 Ticinesi, una quarantina per due settimane e altri cinquanta che si aggiungano per la seconda. Il Gruppo che fa capo all'Oratorio di Balerna La mia adesione al progetto è quasi casuale, o piuttosto provvidenziale. Ho proposto ai giovani del Gruppo di andare a Cracovia promettendo di accompagnare quanti si sarebbero lanciati nell'avventura. Non ho fatto parte dell'organizzazione e anche nel viaggio ho "giocato" un po' tra il ruolo di partecipante e quello di accompagnatore. È presto per fare bilanci, ora rimbalzano i numeri (ci si avvicina alle due milioni di presenze alla Messa conclusiva), risuonano le parole di Papa Francesco, il desiderio di rientrare nella normalità (e anche nella comodità), il b

Il Valzer del Cadreghino

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Il 15 e 16 aprile sul palco del nostro Oratorio di Balerna (e il 22 in replica all'Oratorio di Novazzano) sono saliti Quirino e «Marx» candidati sindaci del fantomatico paesino di Tranquino, insieme a tanti altri suoi abitanti: La Cherubina proprietaria della «bettola» del paese con i suoi gerenti, apprendisti e fornitori, allieve, maestre, professoresse (quasi direttrici) ispettori, e i nonnini Rosa e Giuan. Personaggi nati l’anno scorso a Morbio Inferiore dalle penne e dalla passione di ragazzi del Gruppo Giovani (che ora è di stanza all'Oratorio di Balerna) quando il gruppo ha deciso di FARE qualcosa per la colletta del Giornale del Popolo per i cristiani in Iraq. Gianni Ballabio ha poi messo mano alle idee e alla storia dei Giovani per regalarci la commedia «VISCURA8» . Questi personaggi non sarebbero potuti tornare sul palco se non per lo stesso motivo, è nato quindi «IL VALZER DEL CADREGHINO» nuovamente dalla penna di Gianni e messo in scena da un gruppo ormai allargat

Intervista universitaria

Recentemente mi è stato chiesto di rispondere ad alcune domande per un lavoro universitario legato alla religione. Mi ha sorpreso la reazione estremamente positiva dell'intervistatrice alle mie risposte. Ho deciso di condividerle con semplicità. Come ti sei avvicinato alla religione e alla scelta di diventare prete? La dimensione spirituale personale non viene intaccata o influenzata da quella lavorativa? In che modo e in che misura la religione influisce sulle tue scelte di vita (al di fuori del lavoro)? Non hai paura che un giorno la dimensione religiosa possa venir meno e quindi non poter più esercitare la tua professione? La religione, in particolare il sacramento del sacerdozio, impone scelte di vita come ad esempio il celibato. Ti sei sentito o ti senti privato di alcune libertà?

Film e diritti d'autore

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È opinione comune che la proiezione di opere cinematografiche in pubblico senza scopo di lucro (cineforum, oratori, ... ) sia libera dal pagamento dei diritti d'autore. Non è così. In Svizzera si occupa di gestire le informazioni sul tema la società "suissimage". Il suo " Promemoria Proiezioni di film " ricorda che "le proiezioni effettuate in seno a un'associazione o a un cineclub non sono considerate private e sono dunque soggette all’obbligo di autorizzazione. È irrilevante se l’ingresso a tali proiezioni è gratuito o a pagamento" (cf: LDA art. 19 cpv. 1 lett. a). L'unica eccezione è rappresentata dall'uso didattico: "Un’autorizzazione speciale è concessa alle scuole o agli insegnanti, che nell’ambito delle lezioni possono proiettare in classe film senza l'autorizzazione degli aventi diritto, come nel caso di una cerchia privata" (cf: LDA art. 19 cpv. 1 lett. b). Anche qui però non sarebbe legalmente possibile la proiezio