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Eucaristia: vietato non toccare?

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Gesù lasciava che le persone (e in particolare i malati) lo toccassero, lasciava che entrassero in con-tatto con il suo corpo. I Vangeli raccontano del tocco di tanti malati, di una prostituta, dei discepoli, delle folle. Sappiamo dell'emorroissa, della prostituta in casa del fariseo Simone, di Tommaso dopo la risurrezione (Cf: Mc 5,25-34; Lc 7,36-50; Gv 20,19-25). Nessuna di queste ricerche di contatto viene rifiutata da Gesù. Il Messia atteso da Israele è un uomo che desta curiosità, il suo corpo è oggetto di cure e attenzioni, la realtà «tocca» Gesù e chiede di essere da lui toccata, guarita, salvata. E in risposta a questo desiderio Gesù stesso tocca i malati: tocca il lebbroso per guarirlo, tocca gli orecchi e la lingua del sordomuto per aprirli, tocca gli occhi del cieco per ridargli la vista, tocca il morto per risuscitarlo (Cf: Mt 8,1-4; Mc 7,31-37; Mc 8,22-26; Lc 7,11-17).