Natale: l'AlberoLibro

Una mia amica libraia, che stimo molto (e alla fine le farò anche pubblicità), ha composto nella sua libreria questo bellissimo AlberoLibro.
Un primo pensiero nasce anche dalle parole che Velia (ecco un primo scampolo di pubblicità alla libreria...) mi ha mandato insieme alla foto dell'AlberoLibro ed è un invito alla lettura.
In cima all'AlberoLibro c'è Giulio Coniglio, l'eroe timido di tantissimi bambini, che ha il potere di trasmettere ai piccoli il piacere dell'ascolto, dell'immagine e della lettura... ecco perché merita di fare "il puntale" del nostro alberello di pagine, righe e parole...
Ben vengano questi simpatici personaggi che sanno trasportare anche i più piccoli nel magnifico mondo della lettura. Regalare libri è sempre difficile. Funziona davvero bene solo quando si conosce molto, ma molto bene il destinatario del presente. Quante volte abbiamo ricevuto in regalo libri che sono finiti direttamente sullo scaffale della libreria se non addirittura nella raccolta differenziata della carta? A me è capitato.
Ma altrettante volte, o forse più volte ancora, i libri ricevuti in regalo mi hanno aperto dei mondi, mi hanno regalato emozioni, mi hanno conquistato al punto da tenermi incollato alle pagine.
Non so bene quale sia il segreto, cosa faccia da discriminante tra lo scaffale e le nostre mani... Ma tra i libri ricevuti in regalo e che mi hanno appassionato trovo almeno un denominatore comune: le persone, gli amici che me li hanno donati ne erano stati prima incantati lettori.
Non voglio demonizzare le grandi librerie (da noi in realtà praticamente assenti) perché le ho frequentate e ho approfittato proprio delle loro dimensioni soprattutto nel mio soggiorno romano. Passavo interi pomeriggi a girare indisturbato tra gli scaffali, a leggere le sovracoperte di centinaia di libri, a sfogliarne qualche pagina, finché alcuni di essi non mi colpivano, intrigavano, sollecitavano in qualche modo e finivano nella sporta il peso (in €uro) della quale si faceva poi sentire alla cassa...
Ma vorrei spezzare una lancia (bella grande) a favore delle nostre piccole librerie (e ora giunge il momento dello spot pubblicitario). Io sono legato alla Libreria del Corso di Chiasso e a Velia, l'autrice dell'AlberoLibro. In una piccola libreria non si può certo gironzolare per ore tra i libri per il solo piacere di farlo, il divertimento finisce subito... ma l'esposizione è talmente curata e selezionata che si finisce con l'essere sollecitati da quasi tutti i libri. E se poi le gerenti come Velia vi conoscono anche solo un po' lasciatevi coccolare dai loro "consigli per la lettura", raramente, molto raramente resterete delusi.
Perché allora non lanciarsi o rilanciarsi nel mondo dei libri? Riprendete in mano qualche fidato compagno di poltrona e pensate se non c'è qualcuno a cui siete certi potrebbe interessare... Ecco un bel regalo di Natale!
Anche per i figli!
Anche per i piccoli vale la regola che più si legge, più si impara a leggere fluentemente, più ci si appassiona, più si vuole leggere.
Meno si legge, meno fluente sarà la lettura, meno si vorrà leggere.


Ma vi lascio con un secondo pensiero che nasce dal vedere l'AlberoLibro: in libreria un albero di Natale con i libri... e a casa nostra?
Proviamo a personalizzare i nostri alberi e i nostri presepi con qualcosa che ci caratterizza!
Buon avvento!


Libri
Cioccolato
Appendiabiti



Commenti

  1. Mi hai fatto sorridere con questi 2 pensieri... 1) qualche anno fa qualcuno mi ha regalato, per natale "io uccido" di Faletti... Il giorno di natale, in mezzo a tanto amore e gioia, scartare un libro con la copertina insanguinata... inutile dire che il libro è rimasto sullo scaffale per anni... blocco psicologico da trauma natalizio 2) quando ero piccola, come ogni bambino, subissavo la mamma di richieste di giocattoli... dopo poco ho capito l'antifona... i giocattoli a natale e al compleanno... i libri ogni qualvolta che avevo voglia di far volare la fantasia... ringrazio ancora tanto la mia mamma per l'importante insegnamento: l'amore per la lettura!

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  2. La mia passione per la lettura è nata tardi.
    Quando ero un allievo scapestrato di prima o seconda media, l'unico adulto a scuola che mi sopportava era Bettina la bibliotecaria.
    Grazie ai suoi consigli ho iniziato a leggere un libro, poli è arrivato il secondo e così via ho iniziato a divorarli.
    Anche grazie a Bettina mi sono "tirato assieme". Purtroppo alcuni anni fa ci ha lasciati prematuramente e non ho avuto l'occasione di ringraziarla.

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  3. Io ho sempre avuto la passione per la lettura, fin dai tempi dei "topolini", per poi passare a libri piu impegnativi. Romanzi, i "mattoni" in azione a 10/15 franchi, tascabili. La domenica andavo su in montagna, un paio d'ore di camminata, e un paio d'ore sdraiato sull'erba a leggere. E il tempo passava piacevole, con i suoni della natura come sottofondo. Con gli scout, come a casa, l'ultima mezz'oretta prima di dormire, sotto le coperte, ancora adesso. E, d'estate, dopo una giornata di lavoro, cosa c'è di meglio di sdraiarsi in amaca a leggere sotto il sole? Non credo di dover ringraziare qualcuno per questa passione, già da piccolo ero poco predisposto ai contatti sociali... Ed ora ho rinunciato al supporto cartaceo per quello elettronico, in "una tavoletta di cioccolata" ci stanno parecchie decine di libri. Non sfoglio le pagine ma clicco su uno schermo, ma la qualità visiva è davvero come un libro, con il supporto della retroilluminazione e l'e-ink che non stanca la vista, ed è leggibile di notte tanto quanto sotto il sole. UN ottimo esempio dove la tecnologia offre qualcosa di utile!

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