Il saluto a Youssouf
Vincitori nel difendere la vita
Victor. Avevamo dato un nome provvisorio e simbolico, in segno di dignità, al giovane 22enne del Mali, morto folgorato sul tetto di un treno a Balerna lo scorso 27 febbraio. Youssouf Diakite. È il suo vero nome. Sarà scritto su una tomba nel cimitero di Balerna dove da oggi riposano le sue spoglie. Quella tomba, di cui la comunità civile di Balerna sarà chiamata a prendersi cura, resti un monito contro l’indifferenza. Nella Bibbia ‘il sangue di Abele’ ucciso dal fratello Caino grida dalla terra. La morte di Youssouf è una voce altrettanto forte vicina a noi nello spazio e nel tempo e non possiamo non sentirlo. Corriamo però il rischio di non ascoltarlo, possiamo cadere nuovamente nell’indifferenza. «Sono forse guardiano di mio fratello?» risponde Caino a Dio. Le soluzioni politiche concrete sul tema delle migrazioni non sono però facili e la presa di coscienza di un lungo lavoro necessario deve prevalere sulla tentazione di facili slogan. Ma la storia di Youssouf ci insegna qualcosa d