Di scenografie e impalcature
Natale 2018
Comprendo tutto. Ne sono anche affascinato. Lo ritengo una buona cosa.
Ma quest'anno mi sono scoperto a preferire un'altra angolazione per osservare e vivere questa festa.
Pur avendo partecipato al montaggio dell'altare e avendone quindi più volte visto la struttura portante e tutte le sue parti, mi sono per la prima volta, quasi per caso, intrattenuto po' più a lungo del solito, nell'angolo posteriore, che in questi giorni diventa deserto. Incuriosito proprio da questa situzione di isolamento, del "dietro le quinte", della parte più tecnica e meno appariscente del complesso.
Non ho dubbi: al fasto solenne della facciata anteriore, pur importantissima, preferisco il monito silenzioso di un’impalcatura, quasi precaria, che fa del suo meglio per tenere tutto al suo posto.
Non dimentico il suo ruolo. L'impalcatura che mi accorgo di preferire, non avrebbe alcun senso senza la facciata principale. Il suo ruolo è inequivocabilmente dipendente dalla scenografia che incornicia la statua. Non intendo perciò negare la necessità del fronte principale, anzi mi accorgo ancora maggiormente della sua importanza e della sua bellezza.
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