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Saper vedere la gioia - III Domenica di Avvento A

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Che ordini contro intuitivi! "Si rallegri il deserto, fioriscano la terra deserta e la steppa… Non impossibili, attenti bene… il deserto di Giuda, o quello del Negev (quello sul mar morto che poi prosegue verso la penisola del Sinai), sono deserti che conoscono la fioritura. Restano fenomeni rari ma sono segno di una presenza di vita. 

Selvicoltori della conversione - II Domenica di avvento A

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Oggi diventiamo selvicoltori! Sia il profeta Isaia che il Battista ci introducono nella seconda Domenica di Avvento attraverso riferimenti vegetali. Un germoglio è al centro della visione di Isaia, mentre Giovanni vede una scure alla radice di alberi sterili.

Trasformiamo le armi in attrezzi per la vita - I domenica di avvento A

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Quest'anno all'inizio di quest'avvento mi colpisce il profeta Isaia. Mi sembra di sentire risuonare la prima parole di papa Leone alla loggia delle benedizioni la sera della sua elezione: "la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente" . Una pace disarmata e disarmante. 

"La Chiesa prega per le persone che hanno attentato alla loro vita" (CCC 2283)

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"La Chiesa prega per le persone che hanno attentato alla loro vita" . ( Catechismo della Chiesa Cattolica, N. 2283 ) Nel giro di pochi mesi a poco distanza geografica da dove vivo, due giovani confratelli sacerdoti si sono tolti la vita. Non li conoscevo personalmente, né conosco le intime motivazioni che li hanno portati a un gesto così irreversibile.  Sono spinto a scrivere queste righe di fronte alle decine di post, articoli, prese di posizione che ho letto in questi ultimi giorni, scaturite dalla penna di laici, preti e anche vescovi e cardinali. Mi guida proprio la frase del titolo e che ho semplicemente citato dal numero 2283 del Catechismo della Chiesa Cattolica : per chi ha preso la drammatica decisione di togliersi la vita noi cristiani preghiamo perché nella sua misericordia, attraverso le vie che egli solo conosce, Dio prepari la salvezza. Ciascuno è responsabile della propria vita davanti a Dio che gliel'ha donata. Il suicidio è gravemente contrario al giusto...

Uno che è decollato presto - Presentazione alla comunità di Losone e Arcegno

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Come metafora della mia storia il volo si addice fin da principio. Nato a Zurigo nel 1984 ma abitante di Neggio, nel Malcantone, dove sono cresciuto. Le dimensioni molto ridotte del comune hanno permesso alla mia generazione di essere molto indipendenti senza troppo preoccupazioni dei genitori,  scuole medie fuori comune a Serocca e il primo trasloco a quattordici anni per venire nel Locarnese al Collegio Papio per il Liceo dove soggiornavo 5 giorni a settimana come interno. Poi il Seminario a Lucino Breganzona, un breve soggiorno «pastorale a Melide in parrocchia. Il Master in Teologia a Lugano e il grande salto di tre anni a Roma per una licenza (o Master Advanced) in Pastorale Giovanile e Catechesi presso l'Università Pontificia Salesiana e soggiornando nel Collegio Germanico dove ho avuto modo di perfezionare anche il mio tedesco.   In questi continui decolli e atterraggi ogni luogo è stato per me casa a tutti gli effetti, mi sono sempre sentito indigeno e mai stranie...

Decolli e atterraggi - Il saluto alla Comunità di Balerna

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« Mi hai sedotto Signore e mi sono lasciato sedurre » (Ger 20,7) Mi avete sedotto e mi sono lasciato sedurre. Parafraso il profeta Geremia che usa questa espressione parlando di Dio e scelgo di dedicarle a voi, cari Balernitani. Perché sento che è così. In dieci anni mi avete fatto innamorare del vostro paese che è diventato anche il mio, il paese che con sincerità chiamo ‘casa’ e che tra qualche mese non lo sarà più. Ho scritto che mi avete fatto innamorare del paese ma non è del tutto corretto. Sì Balerna mi piace anche come luogo, ma è alle persone che in questi dieci anni ho imparato a volere bene, un bene enorme. E mi sono sentito ricambiato. Per questo lo scorso martedì 4 marzo è stato dolorosissimo dire il mio «sì» al Vescovo Alain che chiedeva la mia disponibilità per un incarico nuovo e altrove. Mentre il vescovo mi parlava non ci è voluto molto per capire che stava per arrivare una richiesta e in quei pochi secondi una parte del mio cuore mi ripe...

La risurrezione inizia in un'assenza
Veglia Pasquale

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 Lc 24,1-12 Non c'è il Risorto. Ci avete fatto caso? Nel racconto di Luca nessuno dei più vicini a Gesù incontra il risorto il mattino di Pasqua. Non le donne che stavano andando a ungere il corpo per i riti funebri rimandati in fretta e furia. Non gli apostoli che definiscono «un vaneggiamento» le parole delle donne che riportano l'annuncio degli angeli. Non Pietro che corre al sepolcro e vede solo i teli e torna indietro «pieno di stupore per l'accaduto». La risurrezione è qualcosa di grande e misterioso che si rivela innanzitutto in qualcosa che non c'è, in qualcosa che manca, in qualcosa che è trovato in modo assai diverso da come ce lo si aspettava. La risurrezione, la prima esperienza della risurrezione non è presenza… la prima esperienza della risurrezione è assenza . Ma un'assenza che è Buona Notizia, che è Vangelo: "Non è qui, è risorto" È un'assenza che si fa memoria, che deve farsi memoria: «Ricordatevi come vi parlò quando era ancora ...