Signore, Tu hai Parole di Vita Eterna (Sal 18)
Vegia Pasquale


La Parola di Dio nel salmo 18 è definita:
perfetta, rinfranca l’anima, stabile, rende saggi, retta, fa gioire il cuore, illumina gli occhi, pura, rimane per sempre, fedele, giusta, più preziosa dell'oro, più dolce del miele...
Questo salmo ha ispirato il cero pasquale che quest'anno, come da 9 anni a questa parte, è ancora opera del Gruppo Giovani dell'Oratorio di Balerna.
Devo ammettere che graficamente non è quello meglio riuscito, di sicuro non è il mio preferito;
ma quelle parole scritte a mano, in diverse calligrafie dicono moltissimo delle Parole di Vita eterna del Signore, parole che solo Gesù può avere perché conosce la vita nuova ed eterna perché Lui è il Risorto, quelle parole che hanno una risonanza diversa e personale per ciascuno.
La parola di vita nuova è certo UNA quella che risuona nella e dalla persona di Gesù. È la parola del Vangelo, è Gesù stesso in persona che ci nutre nell'Eucaristia. Ma quella parola è allo stesso tempo tante parole diverse che entrano con forza e dolcezza nella vita di ciascuno.
Per questo sul cero il salmo è scritto UNA volta (in rosso) ma poi è ripetuto molte volte (in giallo) con le calligrafie di ciascuno dei giovani dell'Oratorio che ha partecipato alla sua realizzazione. La Parola di Dio è stabile, pura, rimane per sempre, immutabile ed eterna. Ma quell'eternità, quella risurrezione entra in contatto con la vita di ciascuno, la tocca e la trasforma in modo diverso, anche radicalmente diverso, in modo del tutto personale. La calligrafia, la voce, il nostro annuncio del Risorto, di come il Risorto trasforma la nostra vita è unico e irripetibile.
Nel Vangelo abbiamo ascoltato un misterioso giovane, seduto nel sepolcro che annuncia l'assenza di Gesù da quel luogo, l'unico di cui si sia mai detto: «Dio non è qui».
Le parole di Vita eterna di Dio non sono nel sepolcro, non le possiamo seppellire, ma sono incise sul cero della risurrezione, sulla luce che Cristo ci comunica.
Lo stesso Giovane rimanda i discepoli in Galilea, dove tutto è iniziato, là potranno vedere il Risorto, là possiamo ascoltare le parole di vita eterna.
È nella nostra esperienza quotidiana, nella nostra storia che possiamo scoprire dove ascoltare queste parole. Nel Vangelo è un misterioso Giovane a dare questo annuncio. Per noi potrebbero essere i giovani che ci circondano e indicarci vie nuove e misteriose per riscoprire in tutta la nostra storia (tornare in Galilea) la possibilità di vedere il Risorto, di ascoltare le sue parole di vita eterna. 

 

 

 

 

 







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