26x24
26 cantoni in (meno di) 24 ore

In fondo è una bella testimonianza di alcuni dei valori svizzeri.
Ha a che vedere con il federalismo, con la ricchezza di questa nostra nazione, con la puntualità (in particolare dei treni), con la precisione, con l'affidabilità di quella che era la più amata delle vecchie "regie federali" e che ancora è accompagnata da una certa aura. In tutto ciò svolge un ruolo importante la dimensione limitata della Svizzera che nei suoi stretti confini vanta geografia, politica, società, lingua, territorio così variegati e ricchi come pochi altri luoghi.
Dietro alla nostra "operazione 26x24" forse c'è tutto questo, forse semplicemente un pizzico di follia sapientemente abbinata a una smodata passione ferroviaria.
Di fatto, dopo averne parlato abbondantemente per qualche anno, stavolta si è presentata l'opportunità di provare a metterla in pratica.
Per far quadrare i conti del nostro programma è necessario partire da St. Maurice la mattina presto, quindi ci organizziamo per pernottare nei pressi della stazione vallesana che raggiungiamo, sempre con mezzi ferroviari, la domenica sera.
Le attese per la nostra operazione sono messe a dura prova da una serie di inconvenienti inattesi: il ritardo (ormai divenuto quasi regolare) del trenino FART in direzione di Domodossola, l'annuncio (via app FFS) di soppressione dell'EC proveniente da Milano poi smentito all'altoparlante dal personale FART, l'esagerato sovraffollamento dell'EC soppresso/non-soppresso tra Domodossola e Briga e da ultimo il suo ritardo che ci fa perdere la coincidenza con l'IR che da Briga avrebbe dovuto portarci a St. Maurice. Sbolliti rabbia e nervosismo grazie a un apericena spruzzato di ottimo Fendant locale, l'IR successivo ci porta nei pressi dell'antica abbazia vallesana e alla pensione che ci ospiterà per la bellezza di 5 ore e 30 minuti.

Lunedì 12 ottobre 2015 alle 5.29 inizia concretamente alla stazione di St. Maurice (VS) l'operazione 26x24. Il nostro IR è ancora poco affollato ma sulla via per Ginevra non esiterà a riempirsi. Restiamo svegli qualche minuto per scattare la foto di rito alla stazione di Bex, che testimonia la conquista del canton Vaud, e lasciamo che gli occhi si chiudano all'inizio di questa giornata iniziata un po' troppo presto.
A Ginevra (GE) il primo cambio ci regala 16 minuti per munirci di golosa colazione prima che l'ICN ci porti a conquistare Neuchatel (NE). Per toccare di sfuggita il canton Friborgo deviamo su Kerzers, una stazione interessante che mantiene il suo antico incrocio ad "x" sullo stesso livello tra due linee più o meno perpendicolari.

Abbiamo ben 19 minuti di attesa e ci portiamo avanti con la spesa per il pranzo che non sappiamo se potrà essere effettuata più tardi, molto dipenderà dalla puntualità delle FFS. Da Kerzers si torna in direzione di Bienne per conquistare il canton Berna e nel cambio a Lyss incrociamo un RABe 511 (la composizione Stadler chiamata anche "Kiss") su cui oggi mio fratello sta svolgendo la sua formazione di macchinista per le FFS.


Sull'ICN Bienne-Basilea inanelliamo SO, JU, BL e BS con rispettivamente Grenchen Nord, Delémont, Laufen e Basilea. Sono ormai passate le 11 e i 14 minuti concessi dalla tabella di marcia ci permettono qualche piccolo acquisto: puntiamo sull'aperitivo con una buona bottiglia di Fendant (grazie "Drinks of the World") e formaggi svizzeri (grazie Migros).

Sorseggiando Fendant e degustando Appenzeller e Gruyère in viaggio verso Zurigo (ZH) superiamo a 160 km/h (o giù di lì) Aarau per il canton Argovia, unico cantone che con Uri a Erstfeld non toccheremo con una vera e propria fermata ma solo in viaggio.


Da Zurigo a Sciaffusa (SH) ci porta un treno della S-Bahn che ci mostra di fronte le splendide cascate del Reno, mentre su un "thurbo" verso Winterthur le attraversiamo sul ponte superiore.



Un ICN ci porta da Winterthur a Gossau (SG) dove lasciamo lo scartamento standard di 1435 millimetri per proseguire sullo scartamento metrico delle Appenzellerbahnen che comprenderà la discesa in cremagliera da Gais ad Altstätten.Con il trenino rosso facciamo tappa ad Herisau (AR), sconfiniamo subito nella turgoviese Wilen per poi giungere ad Appenzello (AI). Il trenino rosso ci porterà ad Altstätten dove affrontiamo uno spostamento di servizio in bus tra le due stazioni cittadine: quella delle Appenzellerbahnen e quella delle FFS.

Giunti a Landquart possiamo annoverare tra le conquiste anche il cantone dei Grigioni e ci aspetta la pausa più lunga che passiamo osservando le manovre di carrozze merci e passeggeri dei "giocherelloni" della RHB.
A questo punto siamo in ballo da poco meno di 12 ore e la stanchezza si fa sentire, infatti verso Thalwill sonnecchiamo perdendoci le fermate nelle stazioni di Ziegelbrücke per il canton Glarona e quella di Pfäffikon per Svitto. Per l'album inseriremo Arth-Goldau a nome del canton Svitto, mentre Glarona non avremo altre possibilità di raggiungerlo.
A Thalwill l'IR proveniente da Zurigo che ci porterà a Lucerna è strapieno ma non è una sorpresa vista l'ora di punta. Il primo contatto con il canton Zugo avverrebbe alla stazione di Baar nella quale il selfie con il cartello non mi riesce a causa del controllore irruente, ci riprovo a Zugo dove anche lui resta immortalato. Con Lucerna (LU) siamo a quota 22 e ci attende l'ennesimo cambio. Fin qui siamo stati scarrozzati da FFS, BLS, Thurbo e Appenzellerbahnen ora tocca alla Zentral Bahn  una "Tochtergesellschaft" delle FFS a scartamento metrico di cui azionisti sono anche i cantoni di Obwaldo e Nidwaldo che con essa andremo a visitare.
Con Hergiswil abbiamo Nidwaldo e ci dirigiamo verso Alpnachstad dove con un cambio da funamboli potremmo guadagnare mezz'ora che si potrebbe tradurre in un'ora intera in Ticino. Da orario risultano 0' per la coincidenza, si tratta di un incrocio in stazione visto che la linea è a binario singolo.
Se arriviamo ad Alpnachstad per primi potremmo fare in tempo ad attraversare e salire sul treno in direzione contraria, ma se quel convoglio sarà già in stazione ad aspettarci la coincidenza sarà bruciata. Questione di secondi. Fin qui era andato tutto secondo i piani ma questa ambiziosa coincidenza ci va male e decidiamo di restare al caldo sul treno fino a Sarnen (che contiamo per OW al posto di Alpnachstad) dove aspettiamo per soli 9 minuti il treno successivo verso Lucerna.
Se il cambio a 0' avesse avuto successo a Lucerna avremmo potuto sperare di farne uno a 1' per l'ICN verso Arth-Goldau che però avrebbe richiesto una corsa dal binario 14 al 7. Ma a questo punto non è più un problema, a Lucerna ci restano ben 31 minuti che investiamo in un giro al Luna Park nei pressi del KKL: Kultur- und Kongresszentrum Luzern (il "LAC" lucernese). In perfetto orario lasciamo Lucerna in direzione di Arth-Goldau dove ci aspetta l'ICN per il Ticino. Restiamo svegli fino a Erstfeld per portare a casa la foto del transito in stazione (120 km/h) per il canton Uri che riesce con una qualità sufficiente grazie ai potenti mezzi tecnologici della mela morsicata (l'effetto "moviola" della telecamera).
A questo punto manca solo il Ticino ma, visto che la nostra destinazione è Lugano, siamo convinti che solo una catastrofe possa essere in grado di mandare a monte l'operazione 26x24 e ci abbandoniamo a Morfeo che da parecchie ore ormai ci sta corteggiando.
Come sempre in questi nostri viaggi ferroviari l'arrivo in Ticino è sottotono. Infrastrutture, linee, ed edifici ferroviari non sono minimamente all'altezza di quello che esiste e viene proposto oltralpe e in questo Alptransit non cambierà di molto le cose (davvero ha senso un'uscita dal tunnel a Vezia con fermata in una "stazioncina" come Lugano? E il completamento farà la fine della Stabio-Varese...). Senza dimenticare che l'unico ritardo della giornata lo portiamo proprio a Lugano (9').
La nostra operazione "federale" può dirsi conclusa con successo!


E nella nostra testa si illuminano già ulteriori lampadine con idee per altre sfide che possano mettere alla prova le nostre capacità organizzative e pianificatorie insieme alla puntualità e all'affidabilità delle SBB-CFF-FFS e di tutto il sistema ferroviario svizzero.


Qualche curiosità
Cambi: 20
Cantoni e semicantoni: 26
Durata operazione: 18 ore 19 minuti da St-maurice a Lugano
Tempo trascorso su treni: 13 ore e 52 minuti (+ 6' sul bus)
Tempo atteso nelle stazioni: 4 ore e 18 minuti
Attesa più corta: 2' (Gais)
Attesa più lunga: 49' (Landquart)
Viaggio più corto: 8' (Lyss-Biel) [BUS Altstätten 6']
Viaggio più lungo: 1 ora 58' (Arth-Goldau – Lugano)
Tipologia di treni utilizzati: Regionali, Inter-Regio, S-bahn, Regio-Express, InterCity, InterCityNeigezug

Spesa per i singoli biglietti ferroviari: SFr. 352.90 a testa con un risparmio effettivo di 312.90 grazie alle giornaliere dei comuni (40.-).





Commenti

  1. Ciao. Ieri sera, rientrando da Lucerna, da Arth-Goldau c'erano 4 giovani che arrivando in Ticino stavano portando a testa la stessa vostra esperienza: il mattino erano partiti dal Vallese, alle 23:55 circa passaggio ad Airolo. A Bellinzona sono scesi per pernottare. A me che é sempre piaciuto viaggiare mi piacerebbe fare una simile esperienza. Basta essere in 2 o 4, con una giornaliera ciascuno si gira tutto il giorno. Partendo dal Ticino ci starebbe una bella dormita all'arrivo in Vallese. Silvano

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    1. Bhe, non siamo stati i noi i primi e immagino non saremo gli ultimi. Il nostro percorso si è ispirato a uno già fatto anni fa dalla nostra RSI, la TSR ne ha fatti degli altri. So di percorsi simili che prevedono di utilizzare più mezzi, noi ci siamo limitati al treno che preferiamo. E stiamo studiando una nuova sfida, sempre ferroviaria, più "tecnica"... coming soon...

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