Decolli e atterraggi - Il saluto alla Comunità di Balerna
«Mi hai sedotto Signore e mi sono lasciato sedurre» (Ger 20,7)
Mi avete sedotto e mi sono lasciato sedurre. Parafraso il profeta
Geremia che usa questa espressione parlando di Dio e scelgo di dedicarle
a voi, cari Balernitani. Perché sento che è così. In
dieci anni mi avete fatto innamorare del vostro paese che è
diventato anche il mio, il paese che con sincerità chiamo ‘casa’ e che
tra qualche mese non lo sarà più. Ho scritto che mi avete fatto
innamorare del paese ma non è del tutto corretto. Sì Balerna mi
piace anche come luogo, ma è alle persone che in questi dieci anni ho
imparato a volere bene, un bene enorme. E mi sono sentito
ricambiato.
Una parte di me sognava di restare ancora per decenni a Balerna, eventualmente in un nuovo ruolo, non vi nascondo di aver accarezzato l’idea di poter restare magari come parroco dopo don Gian Pietro. Ma c’è bisogno da un’altra parte e il nuovo incarico è segno di stima da parte di chi si occupa dell’intera nostra diocesi. Ho risposto «sì» e nonostante la fatica del dirlo sono anche convinto che sia la cosa giusta, sono convinto che sia una cosa bella.
Ho amato voi, sono sicuro che amerò anche la nuova comunità che mi viene affidata, senza però smettere di amare, in modo diverso e meno immediato, tutti voi che mi resterete sempre nel cuore.Dopo 14 anni da vicario, prima a Morbio e poi a Balerna arriva per me il momento di assumere in prima persona la responsabilità di una comunità parrocchiale come «amministratore parrocchiale».
È un po’ come cambiare canale sulla ricetrasmittente di collegamento con l’istruttore di volo. All’inizio è il canale che non ti abbandona un secondo, attraverso il quale ogni parola ti rassicura nelle prime timide manovre, poi man mano che impari a volare serve per le istruzioni degli esercizi e per l’atterraggio, una volta terminata la scuola, superato l’esame non è più necessaria, non c’è più nessun obbligo di volare con essa. Eppure può ancora essere utile e bella per volare in compagnia di amici.
Il mio brevetto di parapendio data 2017, quello di parroco è davanti a me e per questo ricorderò il 2025. Scelgo di non spegnere la radio, desidero restare in contatto con tutti i compagni di volo, confratelli presbiteri, fratelli e sorelle laici. Tutte le persone a cui ho voluto e voglio bene.
Don GianPietro è sicuramente un pilota esperto da cui ho imparato tanto, ma l’istruttore vero è sempre Gesù. La vela è formata da tutte le relazioni che non posso dimenticare e non dimenticherò; l’aria, il soffio che sostiene il volo è sempre lo Spirito Santo che spero mi accompagni in rotte splendide, a volte panoramiche, a volte più ricercate o ancora faticose, ma sempre piene di vita.
Cambieranno geograficamente i miei decolli e i miei atterraggi, cambiano la parrocchia e le persone con cui condividere la mia quotidianità ma spero e desidero essere lo stesso pilota, per solcare il cielo del Vangelo e della fede con nuovi e vecchi compagni di volo.
Decollo da Balerna, atterro a Losone e Arcegno. Ma per decollare insieme ancora e sempre con chiunque incontrerò e chiunque condivide, consapevole o no, il desiderio di cielo, quello del Padre.
Per salutarci di persona vi do appuntamento il 24 agosto 2025 alla S. Messa delle 10.00.
don Marco
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